Percorso storico, culturale e naturalistico da Centro Storico di Avezzano, lungo la R.N. “Monte Salviano”, fino al Centro Storico di Luco dei Marsi. Si parte dal Centro Natura Marsica, riattivato dal febbraio 2020 come laboratorio territoriale per l’ambiente e lo sviluppo sostenibile, trekking (trail) urbano alla scoperta del Largo San Bartolomeo, poi proseguendo in direzione ovest Via Luigi Vidimari si raggiunge il Castello Orsini e la Chiesa di San Giovanni.
Attraversando la piazza in direzione di Via Roma, si scopre uno degli spazi più significativi del suo impianto urbanistico che la città di Avezzano può vantare. Una imponente Opera pittorica, il MURALE omaggio d’arte all’acqua, al fuoco, alla terra realizzata dal Maestro Sandro Arduini, grazie all’Associazione Il Salviano, da una idea del poeta Romolo Liberale.
Si raggiunge poi Piazza Torlonia, dove è ubicato l’albero monumentale, un Pioppo nero (vincolato) che fu piantato all’epoca del prosciugamento del Fucino.La Fontana, il Palazzo Torlonia e il Municipio con Piazza della Repubblica, racchiudono l’area rappresentativa del Centro Storico.
Proseguendo per Via America, e attraversando Chiusa Resta si raggiunge, tramite Via Piana (o Via Napoli) il Memorial che, con la sua stele, ricorda il terremoto del 1915. Siamo al km 4 del percorso, e inizia qui tratto sterrato naturalistico. Si sale lungo la Via del Rosario per intercettare e attraversare la Strada Regionale n.84, e prendere il Sentiero dello Scoiattolo.Entriamo nella Riserva Naturale Guidata del Monte Salviano (istituita dalla Regione Abruzzo nel dicembre 1999), caratteristico rilievo il cui nome ha probabilmente origine dal bellissimo fiore, il Salvione, che di primavera incanta con lo splendido colore giallo.
L’Area Protetta ospita specie faunistiche e vegetali di particolare interesse scientifico: vi si può ad esempio facilmente incontrare lo Scoiattolo meridionale, endemismo appenninico e simbolo della Riserva) nella parte del bosco colpito dall’incendio del 1993, ora rinaturalizzato spontaneamente.Dopo aver attraversato tratti di pineta, tra il bosco misto, i castagni e varie piante officinali, si raggiungono il Pratone (area attrezzata per il pic-nic) e il Santuario della Madonna di Pietraquaria (Patrona della Città di Avezzano).
Si prosegue, in parte lungo la strada asfaltata che fiancheggia l’edificio recuperato Casa del Pellegrino, percorrendo il sentiero intitolato dal Gruppo Scout di Avezzano a Lord Baden Powell, si raggiunge il Crocione. Si tratta di una grande croce di legno, dedicata al Cristo Redentore, innalzata tra gli alberi secolari nel 1902. Nel maggio 2006 si è conclusa una lunga e articolata fase di restauro.
Si giunge quindi al valico del Monte Salviano, a 900 m, dove è situato il “Teatro della Germinazione”, monumento dell’artistaPietro Cascella dedicato alla natura (sono stati finorapercorsi soltanto km 6). Si prosegue lungo il percorso principale de La Via dei Marsi, un crinale di circa 7 km, che si svolge in un con testo ambientale vario, ricco di avifauna, tra praterie e coltivazioni abbandonate, boschi misti, castagni secolari, piante officinali. Attraversando il Lucus Angitiae, Bosco Sacro di origine antichissima, si raggiunge la Cunicella con la Chiesetta degli Alpini, per arrivare poi all’area archeologica di Angitiae, con vestigia che vanno dall’Età del Bronzo al Medioevo, e quindi si entra nel Centro Storico di Luco dei Marsi.
Caratteristiche del percorso
Ambientali
Balze rocciose, colli e boschi naturali di Quercia, Orniello e Carpino nero, prospicienti l’antico bacino lacustre del Fucino. Di grande importanza per i reperti storici romani e preistorici (testimonianze neolitiche) e per antiche tradizioni (Bosco Sacro della Dea Angizia, sorella di Circe).
Qualità e importanza
Il pregio intrinseco riguarda la presenza di specie vegetali vulnerabili, si sottolinea la stazione di Salvione giallo (Phlomis fruticosa), interessante entità xerotermica che testimonia il passato Mediterraneismo, legato all’effetto termoregolatore dell’antico Lago Fucino.. Alta la qualità ambientale, anche per valori storico-culturali.
Vulnerabilità
Sono presenti forme di degrado e di pressione antropica (rimboschimenti con specie alloctone, strade di penetrazione, con rischio di incendi. Auspicabili azioni di recupero ambientale.
Cosa si può incontrare
Possono essere osservate varie interessanti specie di animali selvatici, o segni della loro presenza: Tasso, Istrice, Puzzola, Donnola, Faina, Volpe, Lepre, Scoiattolo. Con un po’ di fortuna potrebbe anche capitare di vedere Cervo, Capriolo e Cinghiale… Sono state osservate tracce del passaggio di Lupo appenninico e Orso marsicano, ed è stata segnalata la presenza della Lince, da confermare. Numerosi gli uccelli, tra cui spiccano Poiana, Fringuello, Crociere, Picchio rosso maggiore, Cornacchia grigia, Corvo imperiale, Allodola, Fanello… Spettacolare la comparsa periodica del maestoso Grifone, un grande avvoltoio reintrodotto con successo nella vicina catena montuosa del Velino-Sirente.